Non è semplice trovare le origini dell’uovo di Pasqua. Si pensa che i primi ad omaggiare l’inizio della primavera proprio con delle uova variopinte furono i persiani (attorno al 500 a.C.). Nel villaggio di Neuwise in Germania, il tradizionale mercato pasquale ci ricorda questa antica cultura introdotta dal lontano Medioevo.
Il semplice uovo, prima svuotato del tuorlo e dell’albume, viene dipinto a mano con decorazioni colorate, i cui disegni ricordano le origini dell’artista. Per dipingere un normale uovo di gallina si impiegano tra le 4 e le 7 ore; per quello di struzzo fino a 20.
Perchè proprio l’uovo?
L’uovo, in tutte le culture antiche, veniva associato alla vita e alla rinascita. Per gli antichi egizi era l’origine, il fulcro dei quattro elementi (aria, acqua, terra e fuoco), per i persiani era la rinascita della natura dopo l’inverno. Nel Cristianesimo diventò simbolo del miracolo della resurrezione di Cristo. Dal lato pratico durante il periodo della Quaresima (40 giorni prima di Pasqua in cui la dottrina cattolica prevedeva il “digiuno ecclesiastico”), non potendole mangiare e per non sprecarle venivano bollite, dipinte e regalate ai fedeli. Nel tempo il popolo portò avanti quest’usanza, colorandole sfruttando l’acqua, il calore e i pigmenti naturali dei fiori. Tra i nobili e gli aristocratici invece, vennero trasformate ed adornate con materiali preziosi.
Chi ha messo la sorpresa nell’uovo?
Anche rintracciare l’ideatore della sorpresa nell’uovo non è semplice. Esistono almeno tre fonti discordanti.
Una da il merito a Peter Carl Fabergé, orafo della corte dello Zar Alessandro III e padre delle Uova Fabergé. Un uovo che conteneva un altro uovo in oro, che a sua volta conteneva altri due doni (la collezione imperiale vanta 52 meravigliosi esemplari).
Un’altra combacia con l’arrivo in Francia della cioccolata dalle Americhe e sboccia alla corte di re Luigi XIV. L’altra rimanda ai maestri cioccolatieri torinesi che, nel 700, avrebbero dato il via alla tradizione del regalo all’interno di uova prodotte con il cioccolato.
Il ruolo del cacao
Pioniere dei processi tecnologici nel trattamento del cacao, ingrediente base delle uova di cioccolato, è stato Francoise Louis Callier che, nel 1819, fondò in Svizzera il primo stabilimento per la produzione di cioccolato. Callier ideò un macchinario che trasformava i semi del cacao in una pasta manipolabile, il cioccolato.
Tuttavia, solo con la Rivoluzione Industriale arrivò l’innovazione che avviò la diffusione della nostra tradizione, regalare le uova di cioccolato durante le feste pasquali. Oggi, l’uovo di cioccolato dai mille gusti che conosciamo, rappresenta l’anima della Pasqua, il simbolo che porta nelle nostre case colori, gioie e sorrisi, sia per i più grandi che per i più piccolini.
Una felice Pasqua a tutti dallo staff dello Studio Giammarini!