
PRODOTTI A MARCHIO BIO: COME FUNZIONA LA CERTIFICAZIONE
By Sara Giammarini | | Comments 0 Comment
Un prodotto biologico è “un prodotto alimentare ottenuto mediante la produzione biologica, un insieme di metodi di produzione conformi al Regolamento (UE) n. 2018/848 in tutte le fasi della produzione, preparazione e distribuzione”.
Il Marchio BIO non è solo la spiga stampata sull’etichetta, ma racchiude molto più di ciò che si pensa.
La prima cosa da chiarire è che, la Certificazione BIO non si limita al prodotto alimentare inteso come “cibo”, infatti, è estesa ad ogni fase necessaria alla realizzazione di esso, secondo la più ampia visione europea del “from farm to fork”, dai campi alla tavola.
Non è solo questione di marchio!
Quando si decide di intraprendere la strada per ottenere la Certificazione BIO, ci si apre ad una serie di vantaggi che vanno oltre il prodotto.
Un prodotto o servizio con il marchio BIO implica un sistema di gestione e di pensiero volto alla sostenibilità che creano un valore aggiunto alla propria azienda, e mette al centro sia l’ambiente che il consumatore.
L’obiettivo è infatti generare un’agricoltura che rispetti maggiormente l’equilibrio della natura e mantenga un alto livello di biodiversità, tenendo comunque il passo con le richieste del mercato.
La Certificazione BIO nel mercato.
Sappiamo che questo marchio è ormai sinonimo di fiducia, visibilità, prestigio. E’ la garanzia del rispetto di requisiti specifici e standardizzati che permettono l’ingresso dell’azienda nella vastità del mercato europeo, conferendogli il passe-partout della competitività nel settore, partendo dal rispetto della normativa condivisa dai Paesi dell’UE.
COME SI OTTIENE LA CERTIFICAZIONE BIO?
Viene rilasciata all’azienda solo se la stessa rispetta una serie di regole stabilite dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Per raggiungere l’obiettivo finale, ottenere il Marchio BIO, si devono seguire, step-by-step, una serie di fasi strettamente interconnesse e necessarie. Partono dall’azienda in questione, passano per la Regione ed arrivano al MIPAAF. Solo al termine della procedura, nel caso in cui il prodotto o servizio risulti conforme ai requisiti normativi, verrà rilasciata la Certificazione BIO.
A livello pratico, la certificazione BIO è ovviamente volontaria, pertanto nessuno è obbligato a ottenere questo distintivo.
Tuttavia, a differenza di altre certificazioni volontarie come ad esempio la ISO 9001, il Biologico affonda le sue radici in alcuni testi normativi specifici.
Per questo motivo, una volta certificati, gli Operatori Biologici devono necessariamente rispettare degli “obblighi aggiuntivi” rispetto ai loro colleghi che lavorano al di fuori dello schema BIO, pena sanzioni civili, amministrative e penali oltre che la perdita della certificazione in caso di comportamenti che vanno contro a quanto previsto dallo schema.
Il controllo sull’effettivo rispetto dei criteri di certificazione da parte delle Aziende non è affidato ad organi di polizia ma ad appositi Enti di Certificazione.
Per questo motivo ogni Azienda che decide di intraprendere questo percorso deve collaborare in questo senso con un Ente di Certificazione.
CHI DEVE OTTENERE LA CERTIFICAZIONE?
Il Regolamento Europeo 834/07 è molto chiaro: tutti gli operatori che trattano a qualunque livello (produzione, preparazione e distribuzione) prodotti a marchio BIO devono sottostare al processo di certificazione. Troviamo quindi Operatori Biologici tra:
- agricoltori e allevatori
- industrie e imprese artigianali (es. mulino, frantoio, pastificio, laboratorio conserviero…)
- negozi e punti vendita (supermarket, dettaglianti come ortofrutta, pescheria, macelleria quando vendono prodotti BIO sfusi)
- piattaforme di commercio online
Esistono solamente due eccezioni a questa regola.
Possono infatti trattare prodotti a marchio BIO senza la certificazione solo:
- operatori della ristorazione
- chi commercia prodotti BIO solo già confezionati (es. ortofrutta che vende fragole BIO esclusivamente in vaschetta, macelleria che vende sughi BIO solo confezionati da terzi…)
