
Decreto Clima: contributo a fondo perduto per negozi alimentari
Il “Decreto Clima”, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 10 ottobre, ha introdotto una serie di azioni per la sostenibilità ambientale.
Tra le novità c’è anche un contributo a fondo perduto fino a 5.000 € per gli alimentari che allestiranno spazi dedicati ai prodotti sfusi o alla spina.
Lo scopo è promuovere una forma di commercio che riduca la quantità e la tipologia di imballaggi, in modo da favorire la diminuzione dei rifiuti.
La vendita di prodotti alimentari sfusi non è ancora molto diffusa, specie a livello locale.
I vantaggi di questo metodo sono principalmente:
- la riduzione dei costi in termini di stoccaggio e packaging
- la possibilità di rivolgersi ad una clientela ampia, dato che non ci sono limiti di quantità e confezioni
- la possibile selezione di prodotti di nicchia, a km 0 e di piccole realtà locali per differenziarsi dalla GDO
I prodotti alimentari vendibili sfusi o alla spina sono di moltissime categorie. Possiamo pensare a pasta, riso, legumi, frutta e verdura, praline, spezie e prodotti erboristici, zucchero, biscotti, caffè e frutta secca.
Anche le bevande rientrano tra le possibilità, ad esempio i succhi di frutta, alle bibite ma anche a vini e birre.
Per ottenere il contributo a fondo perduto è necessario presentare una domanda, seguendo una precisa modulistica che sarà messa a disposizione dagli Enti del territorio.
Il contributo è destinato sia alle nuove aperture, che alle attività già presenti che decidono di inserire questo tipo di servizio.
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